Tra le esperienze più autentiche che si possano vivere in Giappone, ce n’è una che va oltre il semplice viaggio: dormire in un monastero buddista.
Il luogo ideale per farlo è il Monte Koya (Koyasan), una piccola località sacra immersa tra le montagne della prefettura di Wakayama, a sud di Osaka. Qui, a oltre 800 metri di altitudine, si trovano oltre cento templi attivi, alcuni dei quali offrono ospitalità ai pellegrini e ai viaggiatori curiosi di scoprire la spiritualità giapponese più autentica.
Indice
Come raggiungere il Monte Koya
Koyasan è il cuore del buddhismo Shingon, fondato dal monaco Kobo Daishi oltre 1.200 anni fa. L’atmosfera che si respira qui è unica: un misto di misticismo, pace e natura.
Appena arrivi, capisci subito che sei in un luogo speciale.
Raggiungere Koyasan è un piccolo viaggio nel viaggio ma ne vale assolutamente la pena.
Da Osaka Namba, puoi prendere un treno della Nankai Line fino a Gokurakubashi, poi proseguire con una breve funicolare panoramica che sale tra le montagne. Da lì, un bus ti condurrà direttamente nel centro del villaggio.
Ti consiglio di partire la mattina presto per avere tutto il tempo di goderti la giornata con calma e arrivare al monastero nel primo pomeriggio. Avrai così del tempo per visitare la località e rientrare nel monastero in tempo per la cena.



Il modo più pratico per organizzare gli spostamenti è acquistare in anticipo il Koyasan World Heritage ossia un pass della durata di 2 giorni che include l’utilizzo dei treni da Osaka, la tratta in funivia e l’utilizzo illimitato dei bus. Perfetto se vuoi vivere l’esperienza senza preoccuparti dei biglietti singoli.
Il costo del pass è di 22 € a persona e può essere spedito in formato elettronico via mail oppure in formato cartaceo direttamente in hotel. In questo caso, il voucher andrà cambiato direttamente in stazione ma non è necessaria la prenotazione dei treni, ad eccezione del treno rapido diretto per cui è previsto un supplemento.
Dormire in un monastero buddista in Giappone: cosa ho amato
Dormire in uno shukubo, un alloggio all’interno di un tempio buddista, è un’esperienza che va ben oltre il semplice pernottamento.
Appena varchi il cancello, lasci il mondo esterno alle spalle. Ti accolgono il profumo dell’incenso, il silenzio dei giardini zen e il sorriso gentile dei monaci che ti accompagnano nella tua stanza.
Le regole sono semplici: togli le scarpe, parla a bassa voce, rispetta i ritmi della vita monastica.



Le camere sono essenziali, ma incredibilmente curate: tatami, futon e paraventi scorrevoli che separano gli ambienti. Non troverai di certo il lusso ma una serenità autentica che non ha prezzo.
La cena viene servita presto, di solito verso le 17:30 ed è un momento speciale.
Ti verrà proposta la shojin ryori, la cucina vegetariana dei monaci, preparata con ingredienti di stagione e presentata con estrema armonia. Ogni piatto è semplice ma pieno di significato e ti invita a rallentare, ad assaporare ogni gesto.
Dopo cena, la vita nel tempio rallenta ancora di più. Si rientra nelle stanze, si stende il futon e ci si gode il silenzio. Non ci sono televisori, né distrazioni.
Intorno alle 6:00, il suono dei tamburi ti chiama alla preghiera del mattino. Puoi assistere (e partecipare, se lo desideri) alla cerimonia, fatta di mantra, canti e gesti lenti. È un momento di pace assoluta, difficile da dimenticare.
Dopo la colazione (anche questa vegetariana), puoi passeggiare nel giardino o visitare i templi vicini prima di rientrare ad Osaka.
Lati negativi del dormire in un monastero buddista
Dormire in un tempio buddista è un’esperienza straordinaria, ma non per tutti.
Prima di prenotare, è giusto sapere che la vita nello shukubo segue ritmi e regole molto diversi da quelli di un normale hotel.
Gli orari, per esempio, sono rigidi: la cena viene servita nel tardo pomeriggio e i cancelli del tempio chiudono intorno alle 21:00. Se arrivi tardi, rischi di perdere il pasto o di non poter entrare.
Come già detto, le camere sono essenziali, spesso con pareti scorrevoli sottili, e i bagni sono condivisi. In inverno può fare freddo, perché molti templi non dispongono di riscaldamento centralizzato: troverai però coperte e stufe elettriche che rendono l’ambiente più confortevole.



Non aspettarti connessione Wi-Fi veloce o comfort moderni; l’idea qui è di allontanarsi per un po’ dal mondo.
La cucina monastica, completamente vegetariana, potrebbe non incontrare i gusti di tutti: è delicata, equilibrata ma molto diversa da quella a cui siamo abituati. Anche io che generalmente mangio di tutto, ho avuto delle difficoltà con alcuni piatti ma ho cercato di provare tutto perchè la curiosità era troppa.
Eppure, sono stati proprio questi piccoli “disagi” a rendere l’esperienza così unica.
Esperienza consigliata?
Dormire in un tempio buddista in Giappone non è solo un’esperienza da raccontare ma è un modo per riscoprire il valore del silenzio e della lentezza.
Non è un soggiorno di lusso ma un piccolo viaggio interiore, un ritorno all’essenziale.
Quando lasci Koyasan, lo fai con il cuore più leggero e una pace che ti accompagna anche una volta tornato a casa. Rivivrei assolutamente questa esperienza e, se vuoi maggiori informazioni sulle strutture disponibili e sulle modalità di prenotazione, contattami pure con il form di seguito.

