Finalmente sono riuscita a visitare un borgo che sognavo di vedere da tempo, dove anche gli adulti possono tornare bambini. Una meta perfetta per una gita domenicale vista la sua vicinanza a Roma.
Sicuramente lo conoscerai già ma se così non fosse, ti presento il piccolo borgo di Sant’Angelo, “il Paese delle Fiabe” definito così perché, camminando tra le sue case e vicoli, si possono trovare dei bellissimi murales colorati ispirati alle fiabe più famose.

Come raggiungere Sant’Angelo

Il modo migliore per raggiungere San’Angelo è in auto. Non ci sono mezzi che arrivano fin qui, la stazione più vicina è quella di Attigliano ma dista comunque 20 km. Da Roma è raggiungibile in circa un’ora e trenta minuti d’auto.
Il parcheggio più comodo è proprio all’ingresso del borgo ma i posti sono limitati quindi potrebbe essere un problema trovare disponibilità, soprattutto arrivando in tarda mattinata. Ti consiglio di provare lo stesso e, nel caso non fosse disponibile, ritorna sulla strada principale; ci sono dei punti adibiti a parcheggio dove potrai lasciare la macchina (troverai anche diverse auto parcheggiate lungo il bordo della strada). Da qui all’ingresso del paese sono circa 4 minuti a piedi.

Come è nato Sant’Angelo “il Paese delle Fiabe”

L’idea è nata nel 2016 grazie all’associazione ACAS, una squadra formata quasi interamente al femminile che ha deciso di far rinascere il borgo e trasformarlo nel Paese delle Fiabe.
Nel 2017 è stato inaugurato il primo murales che è possibile ammirare appena arrivati nella piazza del paese. Si tratta della rappresentazione di Alice nel Paese delle Meraviglie con il Bianconiglio. Immensa, stupenda, curata in ogni dettaglio.
Alcuni dei murales sono in stile “cartoon” mentre altri, proprio come Alice, sono davvero realistici
La visita del borgo è gratuita tuttavia, è sempre gradita un’offerta all’associazione ACAS per contribuire alla realizzazione delle opere e portare avanti il lavoro di questi fantastici artisti.

Quali fiabe potrai trovare a Sant’Angelo?

Nel corso di questi ultimi anni, i disegni sono aumentati fino a raggiungere 22 opere complete mentre altre sono già in fase di realizzazione.
I disegni hanno invaso Sant’Angelo e ogni angolo nasconde una storia e una nuova fiaba. Questo piccolo paese è un’esplosione di colore e visitarlo mette tanta allegria.
Per questo, consiglio questa visita alle famiglie perché i bambini rimarranno incantati davanti a queste pareti completamente dipinte e i grandi avranno piacere di ammirare i personaggi che hanno sempre potuto vedere sui libri di favole o nei loro cartoni animati preferiti da giovani.

Tra le fiabe più famose ci sono:

  • Cappuccetto Rosso con la sua nonnina
  • I 3 porcellini
  • Hansel e Gretel
  • Il Mago di Oz
  • Cenerentola
  • Peter Pan
  • La piccola fiammiferaia
  • Aladin

Un consiglio? Alza lo sguardo, guardati intorno, non fermarti solo a quello che troverai di fronte a te. Alcuni murales sono più nascosti di altri ma la parte divertente è proprio cercarli! Per me e la mia nipotina era ormai diventato un gioco e facevamo a gara a chi indovinasse per prima la fiaba a cui il murales si ispirava.

Dormire e mangiare a Sant’Angelo

Se da Roma è possibile visitare in giornata Sant’Angelo, vista la sua vicinanza, per altri viaggiatori provenenti da regioni più lontane potrebbe essere necessario fermarsi almeno una notte. Non preoccuparti, ci sono diversi B&b sparsi per il paese (carinissimo quello che si trova vicino al murales di Alice nel Paese delle Meraviglie). Per mangiare ti informo che c’è un unico ristorante all’inizio del borgo, Hostaria Mastro Ciliegia, che può ospitare al massimo 28 posti. Ovviamente, è necessaria la prenotazione. Altrimenti, potrai fermarti a prendere un panino veloce in uno dei 2 alimentari presenti nel borgo (magari con la porchetta) e sederti in una delle tante panchine con vista murales.

Per una giornata completa, puoi aggiungere anche la visita del vicino paese di Celleno, il borgo fantasma. Si tratta di una borgo arroccato su una montagna di tufo da dove è possibile ammirare tutto il paesaggio circostante. Proprio per la natura del sottosuolo, è stata spesso soggetta a terremoti e frane e, nel corso degli anni, fu lentamente abbandonata dai suoi abitanti che si trasferirono in un paese più sicuro, a breve distanza da qui. Per questo, Celleno è ormai un paese fantasma dove potrai effettuare una visita in libertà, lasciandoti coinvolgere dall’atmosfera sinistra che si percepisce camminando attraverso i ruderi della città e le sue case disabitate.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.